Perché questo blog

Questo blog nasce fondamentalmente da una consapevolezza: il Sistema Sanitario Nazionale fa ormai acqua da tutte le parti. I tagli degli ultimi anni hanno fortemente compromesso la qualità dell’assistenza e dei servizi forniti ai cittadini, e per il futuro attualmente non si intravedono grandi prospettive. Questo avviene in un contesto particolare: la popolazione italiana infatti, grazie all’aumento dell’aspettativa di vita, è sempre più anziana, sono sempre di più gli affetti da patologie croniche e il bisogno e la richiesta di salute e di assistenza è in costante aumento. Per non parlare poi delle liste di attesa e del costo dei ticket. Secondo il Censis, la spesa sanitaria privata è arrivata a 34,5 miliardi di euro, con un incremento in termini reali del 3,2% negli ultimi due anni. 11 milioni di italiani, secondo gli ultimi dati, hanno rinunciato quest’anno alle cure. Sono quindi necessarie soluzioni alternative.

La sanità integrativa è una risposta: il Censis ha stimato che sono più di 26 milioni gli italiani che si stanno orientando verso questa soluzione, e il numero è destinato ad aumentare. L’assistenza sanitaria integrativa ricoprirà quindi un ruolo sempre più importante. È il cosiddetto secondo pilastro, integrativo e complementare al SSN: enti, Casse, e Società di Mutuo Soccorso.

Decidere di diventare soci di una Società di Mutuo Soccorso, e ricevere così un sussidio sanitario, vuol dire in primis entrare nel mondo della “mutualità”, un mondo in cui i valori dell’assistenza, della reciprocità e della solidarietà sono prioritari.

Ma perché sottoscrivere un sussidio sanitario, e non, ad esempio, una polizza assicurativa? Quali sono le differenze? Sono tante e importanti: l’assenza di scopo di lucro, nessuna discriminazione nei confronti dei soci e una garanzia di assistenza per tutta la vita, poiché il diritto di recesso non è contemplato. Vediamo nel dettaglio:

  1. Nucleo famigliare: le Società di Mutuo Soccorso estendono il sussidio a tutto il nucleo famigliare di ogni associato. Per le assicurazioni, invece, una famiglia di quattro persone significa quattro polizze diverse.
  2. Limiti di età: mentre la copertura sanitaria delle Società di Mutuo Soccorso non prevede mai la recessione dal rapporto né per limiti di età né per sinistrosità, la compagnia assicuratrice, invece, può decidere di recedere dalla polizza al verificarsi di un sinistro, perché non ha convenienza ad assicurare qualcuno a rischio di patologie, e prevede solitamente un limite di età.
  3. Premio: il premio nella polizza dell’assicurazione è differente a seconda dell’età dell’assicurato, mentre è uguale per i sussidi offerti dalle Società di Mutuo Soccorso, e risulta generalmente più favorevole, anche a parità di prestazioni.
  4. Fiscalità: per le società di mutuo soccorso i contributi associativi, a differenza dei premi delle polizze assicurative, sono fiscalmente detraibili dalle imposte al 19% (il massimale di detraibilità di 1.291,14 € è autonomo e non si cumula con altre detrazioni).

Il rapporto che lega le Società di Mutuo Soccorso con i loro soci è di tipo associativo e non contrattuale. La copertura offerta è di tipo mutualistico, improntata alla reciproca solidarietà e al sostegno reciproco: l’assistenza ad ogni singolo socio è garantita grazie all’utilizzo di parte delle quote versate da tutti. Le mutue sono organizzazioni non profit, regolamentate dalla normativa basata sulla legge del 15 Aprile 1886 n°3818.

Per la nostra Costituzione, la salute è “fondamentale diritto dell’individuo” e “interesse della collettività”.

Per tutto questo nasce il blog: per difendere il mutuo soccorso e il principio di mutualità, per diffondere questi valori e portare avanti una idea di sanità integrativa per tutti. Tutti hanno diritto alla salute, a servizi efficienti, a costi contenuti e senza le barriere e gli ostacoli della burocrazia.

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