Allarme Ocse, un quinto della spesa sanitaria usata male

È uscito ieri l’ultimo rapporto Ocse “Tackling Wasteful Spending on Health”, sulle spese relative ai sistemi sanitari. Si tratta in buona parte di spese inutili. E poi ancora sprechi, inefficienze, corruzione, e una assistenza sanitaria che a volte può persino danneggiare la salute dei cittadini. Certo, non si parla solo dell’Italia, ma di tutti i Paesi che fanno parte dell’Ocse. Però è chiaro che ci rientriamo anche noi, considerando oltretutto il fatto che non è una novità che le parole spreco e inefficienza vengano accostante al nostro sistema sanitario pubblico.

Ci può magari consolare sapere che non siamo soli. Secondo il report, un malato su dieci nei paesi OCSE è inutilmente danneggiato nel luogo in cui è in cura; più del 10% della spesa ospedaliera viene utilizzata per correggere gli errori medici prevenibili o le infezioni che le persone prendono negli ospedali.

Sono tante le cose che non vanno, l’abuso del cesareo, innumerevoli accessi impropri al Pronto soccorso. il tutto unito alla scarsa considerazione che i cittadini hanno della sanità: un terzo considera il sistema sanitario corrotto.

L’OCSE evidenzia che “molti pazienti ricevono cure inutili o di scarso valore. Una parte considerevole di ricoveri di emergenza avrebbe potuto essere trattata altrettanto bene o meglio affrontata in un ambiente di assistenza primaria o anche gestito dai pazienti stessi, con adeguata educazione. Grandi variazioni di fondo sulle prescrizioni di antibiotici rivelano poi eccessivi consumi, portando a finanziarie sprechi e contribuendo allo sviluppo della resistenza antimicrobica. Il potenziale per i farmaci generici rimane sottoutilizzata. Infine, una serie di processi amministrativi non aggiungono alcun valore, e il denaro è perso per frode e corruzione”.

“Nel momento in cui i bilanci pubblici sono sotto pressione in tutto il mondo tutto ciò è allarmante – si legge ancora nel report – i governi potrebbero spendere molto meno per l’assistenza sanitaria e migliorare per giunta la salute dei pazienti”.

Una vera e propria denuncia da parte dell’Ocse: “gli sforzi per migliorare l’efficienza della spesa sanitaria non sono abbastanza buoni”.

Quanti report dovremmo leggere ancora, quante denunce sulle carenze della nostra sanità pubblica? Il nostro Paese ha però una grande opportunità: il mondo della sanità integrativa e delle società di mutuo soccorso. Un vero e proprio pilastro, a sostegno e integrazione del Sistema Sanitario Nazionale. Per ridurre gli sprechi, combattere la corruzione, aumentare l’efficienza e garantire ai cittadini italiani l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.

 

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